Storia del nome
Il nome "Ramì" deriva dal vigneto "Ramitello" situato a Campomarino, da cui provengono le uve utilizzate per questo vino.
L'azienda e il fondatore
La Di Majo Norante produce vini da uve proprie sin dal XIX secolo, come testimoniano le antiche cantine nel palazzo di famiglia a Campomarino. La dedizione alla viticoltura è stata ereditata da Luigi Di Majo Norante e proseguita con passione dal figlio Alessio, che ha combinato tradizione e innovazione nella produzione vinicola.
Attuale proprietà e luogo di produzione
Attualmente, l'azienda è guidata da Alessio Di Majo Norante e si trova a Campomarino, in provincia di Campobasso, nel Molise. I vigneti si estendono su 123 ettari nell'antico feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina.
Materie prime utilizzate
Il "Ramì" è composto per il 90% da uve Falanghina e per il 10% da uve Greco, coltivate nel vigneto Ramitello a Campomarino.
Altitudine dei vigneti ed età media delle viti
I vigneti si trovano a un'altitudine di circa 100 metri sul livello del mare, con un'età media delle viti di 15 anni.
Tecnica di vinificazione
La vinificazione prevede una macerazione a contatto con le bucce per 24-36 ore, seguita da fermentazione in vasche d'acciaio a una temperatura controllata di 16-18°C.
Quantità di zuccheri residui
Il contenuto di zuccheri residui è di 2,25 g/l, indicando un vino secco.
Grado alcolico
Il "Ramì" ha un grado alcolico del 13,5%.
Degustazione olfattiva e gustativa
Olfatto: Profumo fresco, gradevole e persistente con sentori di frutta matura, pesca e albicocca.
gusto: Secco, morbido, ampio, leggermente acidulo, con un retrogusto aromatico di mandorla caratteristico del vitigno.
Temperatura di servizio
Si consiglia di servire il vino a una temperatura di 10-12°C.
Abbinamenti gastronomici
Il "Ramì" è un vino da tutto pasto che si abbina perfettamente a crostacei, antipasti leggeri e un'ampia varietà di piatti a base di pesce.
Contiene solfiti
Il "Ramì" contiene solfiti, come indicato nelle specifiche del prodotto.