dei Piceni. Nel IV secolo avanti Cristo i Galli dalla odierna Francia occuparono parte del territorio oltre che la fondazione d'insediamenti greci e per respingerli le popolazioni dovettero allearsi con i gli antichi romani. Non passò molto tempo che anche quest'ultimi cominciarono a fondare colonie in territorio piceno e quest'ultimi si ribellarono riportando iniziali successi, ma nulla poterono sul lungo periodo contro la potenza romana. Più avanti con il progressivo sgretolamento dell'Impero romano d'Oriente le Marche si trovarono prima divise in due parti fra i Longobardi e quel che restava dell'Impero per poi venire unificato nuovamente sotto i nuovi conquistatori che chiamarono queste terre “Marca di Ancora” (termine per indicare una zona di confine), coniando per la prima volta il termine che darà il nome alla regione nel futuro. Durante l'età comunale e durante il corso del rinascimento nelle Marche fioriscono importanti città che oggi sono i centi urbani più importanti, in particolare tutto il Ducato di Urbino divenne un vero polo culturale ed artistico. Durante il risorgimento nelle Marche avvenne la decisiva battaglia di Castelfidardo che permise di unificare i territori conquistati da Vittorio Emanuele II a nord a quelli conquistati da Garibaldi a sud.
Il territorio delle Marche è prevalentemente collinare (69%) e per il resto montuoso (31%) mentre le uniche pianure sono costituite dalle fasce costiere lunghe 173 chilometri. I fiumi sono di carattere torrentizio e nascono tutti nella parte più alta degli appennini vendendo verso l'Adriatico in modo “dritto” creando delle affascinanti gole. I laghi invece non sono numerosi e particolarmente importanti soprattutto dal punto di vista climatico, ma ricordiamo per esempio il suggestivo lago glaciale di Pilato.
Parlando invece del vino marchigiano, i 24.000 ettari coltivati a vite sono praticamente tutti nelle zone collinari (che sono anche quelle prevalentemente abitate) e per la maggior parte a bacca bianca. Fra questi troviamo il Bicame, Bianchello, Verdicchio, Maceratino, Trebbiano, Passerina e Pecorino; mentre fra quelle a bacca rossa troviamo Sangiovese, Montepulciano e Vernaccia Nera. Riguardo alle denominazioni del vino delle Marche, ci sono 5 DOCG (Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva, Conero, Vernaccia di Serrapetrona, Offida), 15 DOC (Pergola, Falerio, Terre di Offida, Rosso Conero, Verdicchio dei Castelli di Jesi…) e una IGT (Marche).
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