Insoglio del cinghiale si ottiene dalla lavorazione dei vitigni di Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e Syrah.
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L’Insoglio del Cinghiale nasce nella Tenuta di Biserno, a Bibbona in Alta Maremma (Toscana), progetto creato da Lodovico Antinori, già fondatore di Ornellaia. Dal 2003 questa tenuta rappresenta la nuova frontiera dei grandi vini toscani, con un’anima internazionale. Il nome Insoglio del Cinghiale richiama i luoghi boscosi della Maremma dove i cinghiali vivono e si muovono liberamente, simbolo del legame con il territorio. Questo rosso è pensato per essere un vino elegante ma accessibile, sintesi di tradizione toscana e modernità enologica.
Vitigni: Syrah (prevalente), con Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot.
Zona di produzione: Alta Maremma, nel comune di Bibbona (LI).
Altitudine: colline tra i 50 e i 200 m s.l.m.
Terreni: sabbiosi, argillosi e ricchi di minerali, capaci di esaltare aromi e struttura.
Clima: mediterraneo, con ottime escursioni termiche che favoriscono maturazioni lente e complete.
Vendemmia manuale a settembre.
Fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata.
Breve affinamento in barrique di rovere francese per alcuni mesi, per aggiungere complessità senza appesantire.
Ulteriore affinamento in bottiglia prima della commercializzazione.
Colore: rosso rubino intenso con riflessi violacei.
Profumo: complesso, con note di frutti rossi maturi (ciliegia, mora, ribes), spezie dolci, pepe nero e sfumature balsamiche.
Gusto: fresco, elegante e morbido, con tannini setosi e finale lungo e fruttato.
Gradazione alcolica: 13,5% vol.
Zuccheri residui: secco.
Acidità: equilibrata, circa 5 g/l.
Il Insoglio del Cinghiale è un rosso toscano versatile e raffinato:
Perfetto con primi piatti saporiti: pappardelle al ragù di cinghiale, lasagne, risotti ai funghi.
Con carni rosse: arrosti, grigliate, selvaggina da piuma.
Ottimo con formaggi stagionati: pecorino toscano, parmigiano reggiano.
Piacevole anche come vino da meditazione, servito a 16–18 °C.
L’Insoglio del Cinghiale è stato più volte apprezzato dalla critica internazionale:
90 punti da James Suckling.
90 punti da Wine Spectator.
Segnalato da Falstaff e Decanter tra i migliori rossi toscani dal grande rapporto qualità/prezzo
