Insoglio del cinghiale si ottiene dalla lavorazione dei vitigni di Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e Syrah.
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La storia della famiglia Marchesi Antinori ha inizio nel lontano 1385 quando Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dei Vinattieri fiorentini. Da 600 anni ormai la famiglia rimane fedele all’arte vitivinicola e non ha mai smesso di coltivare giorno per giorno la passione per il vino e l’amore per il territorio.
Questo vino prende il nome dall’omonimo borgo che si trova a sud di Firenze, dove si estendono ben 65 ettari di Sangiovese, una delle aree più rinomate per la produzione di Chianti. Un terreno roccioso, situato a 300m s.l.m.
Lavorazione:
L’uva raccolta viene fatta fermentare in vasche d’acciaio a 28°C per 21 giorni.
La fermentazione malolattica avviene per una parte in barriques e per una parte in acciaio.
Il vino affina poi rispettivamente 4 mesi in barriques e altri 3 mesi in bottiglia.
Descrizione:
Insoglio del cinghiale si presenta con un colore rosso rubino intenso.
L’aroma che lo caratterizza è intenso con sentori di mirtilli, ciliegie ed erbe aromatiche.
In bocca risulta fresco, con una buona acidità e nel complesso equilibrato.
Perfetto per accompagnare affettati e salumi, è ideale in abbinamento a selvaggina, arrosti e formaggi stagionati.
Abbinamenti gastronomici:
Insoglio del cinghiale si sposa bene ai salumi, a tutti gli affettati. Perfetto come accompagnamento alla selvaggina, carne rossa e formaggi ben stagionati.