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Franciacorta è il nome con cui da diverso tempo è diventata famosa la terra a sud-est del lago d'Iseo. L'etimologia, l'origine del nome è tutt'ora oggetto di dibattito e le versioni non mancano di certo che vedono il coinvolgimento di nobili vari, monasteri ed addirittura Carlo Magno che passando da queste parti accampò l'esercio fuori Brescia dove vi stanziò "per corta stagione".
Divagazioni storiche a parte, la Franciacorta oggi è un
Franciacorta DOCG
Franciacorta DOCG "Club Cuvée" Satèn brut millesimato - Castello di GussagoFranciacorta DOCG
Franciacorta DOCG 'Bagnadore' non dosato millesimato riserva - Barone PizziniFranciacorta DOCG
Franciacorta DOCG 'Tenuta Montenisa' Blanc de Blancs brut - Marchesi-AntinoriFranciacorta DOCG
Franciacorta DOCG 'Vintage Collection' dosage zéro millesimato - Ca' del BoscoFranciacorta DOCG
Franciacorta DOCG 'Vittorio Moretti' vino riserva millesimato 2004 - BellavistaQui vengono realizzati prodotti più classici quali i Curtefranca (sia bianco che rosso), ma il vero fiore all'occhiello dei produttori della zona sono gli spumanti Franciacorta DOCG. Questi sono prodotti fini, ricercati e dalla lavorazione complessa tanto da meritare paragoni con il marchio plurisecolare degli Champagne francesi: entrambi infatti sono realizzati con la base dei medesimi vitigni principali (chardonnay, pinot bianco, pinot grigio e pinot nero) e la lavorazione è abbastanza simile che vede l'impiego del cosiddetto 'metodo classico' molto più lungo ed elaborato della moderna tecnica Charmat-Martinotti.
Questo consente di creare vini spumanti di grande struttura e di grande pregio in grado di adattarsi a molte situazioni diverse nei brindisi ma anche -e sopratutto- a tavola, dove la grande varietà di prodotti disponibili (brut, satén, pas-dosé...) riesce ad incontrare i gusti di molte persone.
A fare la differenza è spesso il residuo zuccherino ovvero quella parte di zucchero che rimane nel vino non lavorata dai lieviti. Può essere ottenuto bloccando la fermentazione al momento giusto o successivamente con l'introduzione del cosiddetto "liqueur d'expedition", una speciale miscela di zucchero, vino riserva ed altri liquori che imprime il marchio di frabbrica al prodotto.
Ma i Franciacorta come abbiamo visto sono prodotti complessi e di certo non può dipendere tutto solo dallo zucchero. Nel tempo i consorziati sono arrivati alla produzione di un particolare spumante: il Franciacorta Satèn.
Questa parola è appannaggio esclusivo della Franciacorta e non viene utilizzato al di fuori, si tratta di un vino più delicato del normale che viene assemblato esclusivamente con uve bianche (chardonnay e pinot bianco) escludendo del tutto quelle nere, il tempo di riposo minimo è di 24 mesi e la pressione della bottiglia non deve mai essere superiore ai 5 bar. Si ottiene così uno spumante più delicato sia nei profumi, nel gusto che nel perlage che risulta essere più fine; insomma il Satèn è uno spumante più morbido, rotondo, delicato e meno acido, più pregiato dei canonici prodotti.
Tendenzialmente sono perfetti per accompagnare piatti dal sapore delicato quali pesce in genere e formaggi giovani, non sfigurano nemmeno con un dolce.